Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 212 del 10 settembre 2024 il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024, che recepisce la Direttiva 2022/2464/UE (anche nota come Corporate Sustainability Reporting Directive o CSRD), relativamente alla rendicontazione societaria di sostenibilità.
Rispetto al decreto posto in consultazione dal MEF a febbraio, il testo del decreto legislativo approvato definitivamente dal Cdm prevede, innanzitutto, nuovi parametri per definire le PMI quotate (articolo 1, comma 1, lettera m). Viene infatti modificato il numero medio di dipendenti che un’azienda deve avere durante l’esercizio considerato per essere inclusa nell’ambito di applicazione della normativa: non più “superiore a 50 a inferiore a 250”, ma “non inferiore a 11 e non superiore a 250”. Gli altri due requisiti per essere considerate PMI quotate sono:
- patrimonio (superiore a 450mila euro e inferiore a 25 milioni);
- ricavi netti delle vendite e delle prestazioni (superiori a 900mila euro e inferiori a 50 milioni).
La CSRD si applicherà progressivamente a una platea di imprese sempre più ampia, secondo criteri scaglionati anno per anno. Obiettivo della direttiva è rafforzare gli obblighi di reporting non finanziario, prevedendo l’estensione alle PMI dei requisiti di rendicontazione non finanziario, già a carico delle imprese di grandi dimensioni, e la sostituzione della rendicontazione non finanziaria con la rendicontazione di sostenibilità. L’impatto sarà già nel breve termine rilevante per le aziende, che sono chiamate fin da ora a un’attenta analisi del proprio sviluppo sostenibile ai fini di una corretta rendicontazione .
Per un approfondimento sulla direttiva, vi invitiamo a leggere l’articolo pubblicato in occasione dell’approvazione in sede preliminare, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di decreto di recepimento.